Gli interventi hanno colto tutte le problematiche di un’area interna come quella della Sicilia centrale e di Agira in particolare, ponendo particolare attenzione sulla carenza di infrastrutture, stradali e ricettive, nonché sulla scarsa valorizzazione del territorio e dei suoi punti di forza. Non sono mancate le proposte, molto innovative per le nostre aree, per rilanciare l’iniziativa turistica, con approfondite analisi socio-comportamentali del turista che predilige la ricerca di luoghi, sapori e tradizioni impossibili da trovare nei consueti canali di offerta.
Slow food, percorsi “lenti”, itinerari archeologici e tradizioni eno-gastronomiche, albergo diffuso, ecc… alcuni dei temi trattati, il tutto però in salsa tecnologica, con l’invito, agli enti pubblici e anche ai privati, di avvalersi delle nuove tecnologie informatiche (e non solo) per offrire al potenziale turista tutti i mezzi per auto-organizzarsi il viaggio, per scegliere itinerari e luoghi da visitare, per immedesimarsi, prima ancora del viaggio ed anche dopo il suo ritorno a casa, nei profumi e nella realtà dei territori al centro della nostra isola.
Oggigiorno, infatti, una fetta sempre più larga di turisti scelgono di prenotare hotel e trasporti, programmare, informarsi e “visitare” virtualmente i luoghi in cui si recheranno, comodamente da casa attraverso siti, portali, app e tutto ciò che le moderne tecnologie mettono a disposizione, relegando in soffitta le agenzie turistiche e i tour operator: far da se, personalizzando al massimo la propria esperienza di viaggio, è la nuova parola d’ordine!